Mystic Burger nasce nel 2013, Massimo Pasqual ed Andrea Marti, brianzoli, ideatori e titolari, cuochi ed amanti della buona cucina, hanno voluto creare e strutturare un progetto che avesse nelle proprie fondamenta soprattutto qualità senza compromessi.
Una decina i panini che compongono il menù, la maggior parte con una carne ed un pane differenti per valorizzarne gusto e consistenza. Chianina, bovino di lessinia, fassona piemontese, wagyu di Kyoto Miyabi, pollo, maiale, culatello, salmone e seitan sono gli ingredienti principali dei panini di Mystic Burger.
Nomi in dialetto brianzolo per i primi panini proposti al momento dell’apertura poiché la carne era brianzola, come la luganega di Monza, oggi sono diventati un marchio di fabbrica, non solo un vezzo divertente e folkloristico.
Il 95% degli ingredienti è italiano, solo pochissime eccezioni per ciò che ne vale davvero la pena ma è altrettanto importante sottolineare come le sette tipologie di pane pensate per ogni panino, siano qualcosa di pressoché unico: tartina al latte, michetta, cereali, cipolle, crunchy mais, aromatizzato al caffè e bretzel.
Uno special mensile e cambio di menù due volte all’anno con la voglia costante di piacere attraverso l’autenticità, il classico, la qualità e non il sensazionalismo.
Mystic Burger: dove trovarli?
Prima sede a Como, poi l’anno successivo a Carate Brianza (MB) e quello dopo ancora a Montorfano (CO), una crescita costante che grazie ai due food-truck ed al nuovissimo beer-taxi inglese ora cavalca e percorre gli eventi di tutta Italia ogni weekend.
Il beverage
La parte beverage offre almeno altrettanti contenuti poco usuali rispetto ad un’hamburgeria “tradizionale”.
Carta dei vini con oltre 80 etichette che abbracciano un mix tra piccole e grandi cantine, carta dei sake, ottima selezione di superalcolici ma soprattutto la drink list “Mystology” firmata da Simone Maci.
Otto drink che si possono ordinare anche in formato bottiglia da 700ml, eventualmente anche da asporto, accompagnata da ghiaccio oshizaki marchiato.
Simone Maci, comasco, formazione classica di “american bartending” condita da ispirazione ed esperienze londinesi, parte dall’idea di creare un drink confortevole, vibrante e pulito.
Il suo approccio alla giornata è molto simile a quello che avviene in cucina, a partire dalla gestione della giornata ma anche per ricerca e lavorazione del prodotto.
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