Generations è il nome del nuovo libro del ristorante Il Desco di Verona. Libro fortemente voluto da Matteo Rizzo, il giovane chef del ristorante.
Generations è la parola chiave del libro, fa riferimento alle due generazioni che convivono al ristorante, quella di Matteo e quella di Elia, il padre. Convivenza tutt’altro che facile, il padre è una grande icona della cucina italiana. Elia aperto lui il ristorante nel 1982, ha conquistato le due stelle michelin (attualmente il ristorante ne detiene una), ma ha anche aiutato altri ristoratori ad aprirsi la strada nella ristorazione, insomma, una garanzia alle spalle, ma anche un metro di paragone molto difficile, a volte scomodo.
Il Libro Generations
Il libro parte quindi dalla voglia di Matteo di scrollarsi di dosso la polvere di paragoni con il passato e anche dalla voglia di fare qualcosa di nuovo, qualcosa di suo. Questo desiderio in realtà si traduce non in uno scontro negativo con il padre, ma con un confronto generazionale da cui escono idee e progetti ambiziosi e interessanti. Generations vuole essere proprio questo: l’urlo di una generazione che vuole dire la sua nel mondo della gastronomia (e non solo).
Non è il solito libro di cucina, è una storia, una storia meravigliosa. Si parla di cucina, si! Ma si parla anche di tatuaggi, di sport estremi, di viaggi, di storia e di futuro. Al libro hanno partecipato anche grandi nomi del giornalismo gastronomico come Paolo Vizzari e Lorenzo Sandano e Carlo Spinelli (non a caso giovani della Generations “giusta” per questo libro!).
Non temete, si parla molto anche di cucina ovviamente e non mancano gustose ricette.
La location della serata Generations
l’evento quindi è importante e significativo e come tale richiede una presentazione altrettanto importante.
Matteo ha quindi organizzato un evento unico per presentare il libro e per presentare anche il progetto Generations.
L’evento si è svolto domenica 27 maggio, nella prestigiosa location di Villa Della Torre, a Fumane nel cuore della Valpolicella.
Un luogo simbolo per la storia e per la tradizione, appartenente alla famiglia Allegrini che da anni rappresenta un pilastro nel mondo del vino. La famiglia Allegrini ha accolto con entusiasmo il progetto di Matteo, aiutando e ospitando il cuoco per questo magnifico evento.
Gli Ospiti e i Piatti Generations
Per la serata Matteo ha radunato una squadra di grandi chef, ma soprattutto grandi amici: Francesco Baldissarutti del Ristorante Perbellini a Isola Rizza (uno che capisce bene cosa vuol dire avere un grande nome alle spalle con cui confrontarsi!); Michael Silhavì dell’Osteria Ponte Pietra a Verona, Matteo Grandi del ristorante Degusto a San Bonifacio e Mauro Buffo del Ristorante 12 Apostoli (ristorante con qualcosa come 100 anni di storia). Un dream team che si è alternato in una serie di assaggini per tutta la serata, uno più buono dell’altro.
Dietro ogni chef però c’è una grande squadra, fatta non solo di altri cuochi ma anche di personale di sala e titolari, del resto il ristorante è a tutti gli effetti un’azienda e il lavoro di squadra è fondamentale. Alla serata infatti hanno partecipato anche i titolari e i camerieri.
Una curiosità: questi 5 ristoranti non hanno mai lavorato assieme e chi non c’era non può immaginare l’armonia perfetta che si è creata in men che non si dica. Cucina e servizio perfettamente sincronizzati nella splendida cornice della villa.
Ad allietare la serata musica dal vivo e cocktail preparati dai due cocktail bar migliori di Verona, il Soda Jerk e l’Archivio. I ragazzi di questi due cocktail bar per altro sono grandi amici di Matteo.
La serata quindi si è svolta in maniera veramente piacevole, i numeri ospiti invitati da chef Matteo hanno potuto assaggiare piatti ottimi, bere grandi vini e cocktail strepitosi, ma la cosa più bella è stata vedere i vari team interagire tra di loro.
Un ristorante che ci teneva a far assaggiare i propri piatti agli altri ristoranti, baristi che portavano i cocktail ai sommelier, sommelier che portavano vino ai baristi, chef che portavano assaggi di persona a musicisti, baristi e sommelier… atmosfera di festa e complicità innata.
I piatti erano davvero tantissimi 14 in tutto, ne riporto solamente uno per chef altriementi servirebbe un articolo a parte per parlare solo di cosa si è mangiato a Generations!
Il Progetto Generations
Ma cos’è quindi Generations? A metà serata Matteo ha vinto la timidezza e ha preso il microfono per raccontarci come tutto è nato. In parte ve l’ho già accennato sopra, ma il vero progetto Generations è molto di più.
L’idea è quella di far parlare di Verona, perché a Verona si mangia bene e si beve bene, cosa ampiamente dimostrata durante la serata. Quindi Generations sarà un progetto ambizioso fatto di cene ed eventi in ambito food che vedrà di nuovo la collaborazione tra gli chef presenti alla serata e altri giovani chef per avvicinare soprattutto i giovani al mondo della grande cucina. Osservando realtà come Copenaghen o Bilbao, ma anche Milano e Alta Badia è chiaro che la gastronomia può fare turismo, secondo Matteo (e anche secondo me) Verona ha tutte le carte in regola per diventare una mecca dell’alta ristorazione.
Questo è Generations. Quindi non ci resta che attendere il programma degli eventi previsti per questo autunno e fare un grande in bocca al lupo a Matteo e a tutte le squadre di ristoranti coinvolti nel progetto. Noi di Tacchi e Pentole non mancheremo di tenervi aggiornati su ogni novità!
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