Casa Leali è già una certezza, anche se non è certo facile iniziare un’avventura di ristorazione sul lago di Garda. La competizione è serrata. Sono molti i ristoranti gourmet già avviati, son diversi anche quelli che vantano già una stella Michelin.
Ci vuole coraggio e forse pure una certa dose di sana arroganza, intesa positivamente.
Ad avere questo coraggio son stati due fratelli Andrea e Marco Leali.
Gli Inizi
La loro avventura comincia prima in un piccolo locale a Cunettone, accanto a Salò. Osteria PJ.
Andrea in cucina e Marco in sala. Avevano già le idee chiare. La cucina era raffinata e puntava chiaramente all’alta ristorazione, il servizio in sala e la cantina pure. Non è mancato il passaparola tra gli appassionati e si è iniziato presto a parlare di questi due fratelli molto giovani eppure già così promettenti.
I successi non si sono fatti attendere, ma mancava ancora qualcosa. Mancava una location degna del livello che i due fratelli stavano raggiungendo. E la location l’hanno trovata nel più emozionale dei luoghi, casa loro.
Adesso infatti in ristorante si chiama Casa Leali proprio perché si trova all’interno della casa di famiglia, a Puegnago del Garda, poco distante dalla precedente sede.
La Location
La location attuale è splendida. Una meravigliosa villetta con un bel giardino con tanto di piscina per aperitivi rinfrescanti.
Bella la sala, inserita all’interno della struttura senza snaturarne l’aspetto rustico, ma con rinnovata eleganza e raffinatezza. Il posto è vicino al Lago, ma distante quel tanto che basta da renderlo un luogo tranquillo e rilassato, in cui si può fuggire dal trambusto turistico senza allontanarsi dal Lago.
La Cucina
Il cambio di location ha dato una scossa importante a tutta la loro concezione di ristorazione. La cucina di Andrea è sempre stata attenta alla tradizione, ma il tornare letteralmente a casa ha dato una spinta ulteriore in questo senso. La cucina attuale di Casa Leali si può definire “Neo Classica” nel senso che recupera molto delle tradizioni bresciane e lacustri, dando però loro nuova forma, nuova vita.
Alleggerendo alcune preparazioni troppo opulente, migliorando alcune cotture, svecchiando alcune ricette. Non mancano spunti totalmente nuovi e originali. Mancano quasi del tutto invece influenze estere od orientali tanto di moda ultimamente. Non sono le mode del momento ad interessare allo chef, ma piuttosto il suo territorio, la sua storia, i suoi ricordi.
La cucina è ancora in evoluzione e in fase di ricerca, ma l’obiettivo è ben chiaro e i risultati già estremamente promettenti.
La Sala e la cantina
Imponente il lavoro in sala di Marco, che nonostante la giovane età ha già una conoscenza enciclopedica dei vini.
Ha infatti personalmente curato la cantina del ristorante, che offre il meglio del territorio e grandi etichette straniere, con qualche chicca insolita ma di gran gusto. Carta dei vini ampia, con prezzi intelligenti e un’ampia scelta al calice, anche grazie al sistema Coravin.
I Menù
Il menù si compone di 3 percorsi degustazione, “Impronte di Tradizione”, quattro portate fortemente legate alla tradizione per a 45€. Il menù “Altrimenti..”, cinque portate per 55 euro. Oppure si può scegliere il menù “Ispirazione”, 5 portate a sorpresa secondo l’estro dello chef.
In alternativa è possibile scegliere i piatti direttamente dalla carta.
I Piatti
Tra poco uscirà il menù estivo, intanto allora vi propongo un ripasso dei piatti principali del menù della primavera.
Al tavolo poi, in accompagnamento al pane, viene servito un patè di fegatini. Una scelta inusuale, solitamente si trova il burro infatti, ma il patè di fegatini è più tradizionale ed inoltre è veramente buonissimo.
Già da questi accorgimenti si nota la volontà dello chef Andrea di recuperare a fondo le tradizioni, andando anche in contro tendenza rispetto a molti ristoranti forzatamente francofili.
Un armonioso piatto di entrata è senza dubbio il Salmerino, con misticanza balsamica di scorzonera, pesto di pistacchi e rucola. Piatto leggero, elegante, che bene si adatta ad aprire un menù con piatti più corposi.
Un piatto più particolare e orginale è invece l’Indivia belga marinata nel gin, con burro nocciola e fondo vegetale. Sicuramente il piatto più complesso dell’intero menù. La consistenza dell’indivia è leggermente coriacea, si fa masticare, ma proprio la masticazione fa rilasciare il sapore deciso del gin, con una piccola nota dolce di retrogusto. Indispensabile e sorprendete il fondo completamente vegetale, che con una nota umami armonizza un piatto che altrimenti sarebbe molto impegnativo. Un bel colpo.
A seguire uno dei piatti più interessanti e che meglio rappresenta la filosofia di Casa Leali, il Cavedano arrosto in concia bresciana e zuppa di latte. Finalmente uno chef che riesce a valorizzare il cavedano, un pesce di lago molto spesso dimenticato e bistrattato perché difficile da lavorare (a causa della particolarità della lisca), ma chef Leali ci perde quasi mezz’ora a pesce pur di far provare questo pesce ai suoi ospiti.
Il piatto è buonissimo, alla concia bresciana (cappero, foglie di cappero, aglio, limone e olio) viene aggiunto anche il pomodoro per dare una nota più acidula, mentre la zuppa di latte ammorbidisce il piatto. un grande piatto, che riprende molti elementi tradizionali e classici dando loro una veste più elegante e piacevole senza snaturarne il gusto profondo.
Sulla stessa linea di pensiero il “Ricordo di una Zuppa Sporca”. Per chi non la conosce il nome può suonare spiacevole, ma è una tipica zuppa fatta con i fegatini di pollo in brodo di pollo.
Lo chef Andre la rivista creando un piatto bello, oltre che molto buono. Si presenta al tavolo per impiattarla davanti agli ospiti e raccontarci la storia di questo piatto, i ricordi legati a quando la mangiava da piccolo.
Piatto che profuma quindi di memorie e ricordi. La versione di Andrea mantiene il ragù di fegatini, la parte liquida è data da una saporita vellutata di pollo. Tocchi originali ed estremamente piacevoli, i lamponi, per una nota acida e l’aglio nero, che porta profumi di sottobosco che ben si sposano con il piatto.
Si passa alle carni, con una sontuosa guancia di manzo brasata ai vini rossi, con purè di patate e ragù di rabarbaro e funghi. Piatto in cui il classicismo di Casa Leali si fa ancora più spinto, non mancano però interessanti elaborazioni. A fare la differenza in questo piatto è la cottura, non in un solo vino, ma in una combinazione di ben cinque differenti vini rossi.
Lo zampino del fratello dello chef è evidente: assieme hanno elaborato una miscela di vini perfettamente bilanciata in fatto di struttura e acidità per fare un brasato veramente sopra la media.
Casa Leali offre piacevoli emozioni anche sul versante pasticceria, con dessert molto golosi e dalla realizzazione tecnica molto precisa e curata.
Gloriosa e già classico di Casa Leali la millefoglie agli agrumi, con una sfoglia cotta al momento, crema chantilly e salsa agli agrumi!
Molto buono il dolce a base di yogurt, cioccolato e sensazione esotica: un biscuit morbido al cioccolato, con un cremoso di yogurt e una crema di frutta esotica!
Conclusioni
Ristorante molto interessante Casa Leali, se ne parlerà sempre di più. L’attenzione di Andrea per i prodotti, per le tradizioni e per i sapori è incredibile.
I piatti proposti sono sempre un perfetto esempio di come la conoscenza di storia e materia prima possano sposare tecnica e innovazioni al fine di ammaliare il palato dell’ospite.
Non meno importante il lavoro di Marco in sala e cantina, per creare quell’atmosfera elegante ma accogliente che accompagna nel migliore dei modi l’esperienza culinaria.
Notevole poi la scelta di apire “PIJEI”, proprio dove sorgeva la prima versione del ristorante ora trovate un interessante locale dalla natura più informale. Ci si può andare per fare aperitivo, per un pranzo veloce ma sfizioso, ma anche solo per un panino al volo. sempre accurata la scelta dei prodotti e anche qui la selezioni di vini è veramente interessante.
Per i fratelli Leali un futuro tra i grandi nomi della cucina italiana è assicurato, tra le tante realtà gourmet del Lago di Garda, questa è una di quelle da provare subito!
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