La schita è una frittella composta da acqua, farina e strutto tipica dell’Oltrepò Pavese. Si prende una biella (ciotola), si mette un po’ di farina, un pizzico di sale e si “bagna” il tutto con l’acqua. Poi si frigge in una padella, versando il preparato fino a stenderlo in modo omogeneo su tutta la superficie. Dopo qualche minuto si gira, si attende finché è ben dorata ed è pronta per essere servita. Tipica dell’Oltrepò Pavese (dove viene anche chiamata schita d’ra nona, “la schita della nonna”) è conosciuta anche come farsùla o paradèla. In base alla tradizione, una volta fritta, viene mangiata senza nessun’altra aggiunta. Tuttavia oggi ci sono diverse versioni: dolce (aggiungendo un pizzico di zucchero oppure anche una goccia di miele) e salata. Si può accompagnare anche ai salumi locali.
Ingredienti per 4 frittelle:
- Olio di semi di mais q.b per la frittura
- 150 gr di farina bianca
- sale q.b
- 1 bicchiere e mezzo di acqua
Procedimento:
In una terrina mettete la farina e il sale, aggiungete piano l’acqua e mischiate con una frusta finchè otterrete un impasto liscio e omogeneo (attenzione ai grumi!). Scaldate l’olio in una padella e friggete stando attenti a non bruciare i lati. Friggete a fiamma bassa per 5 minuti per lato! Gnammmmmmmmmmm!
3 Comments
che maialatina 😀
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