Non tutti sanno quale sia il significato dell’espressione “andare in brodo di giuggiole” .. e pochissime persone (io compresa!) non ha mai visto una giuggiola!
Ma eccole qui, più belle che mai!
Le giuggiole sono piccoli frutti rosso scuro tendente al marrone con un piccolo nocciolo nel centro. Le proprietà benefiche, nutrizionali sono molte.
Il giuggiolo – il cui nome scientifico è Ziziphus Jujuba – è un albero appartenente alla famiglia delle Ramnacee – conosciuto anche con il nome di “dattero cinese” e utilizzato altresì come pianta ornamentale – che produce dei frutti noti come “giuggiole”.
Le origini del giuggiolo pare portino in Siria e in Africa settentrionale; successivamente, questo albero venne esportato in Cina e in India – dove viene coltivato da più di 4 mila anni – per, poi, raggiungere anche l’Italia, grazie ai Romani.
Le giuggiole sono, inoltre, un frutto molto nutriente: contengono, infatti, un alto contenuto di principi nutritivi utili e indicati per un’alimentazione sana. Questo frutto può essere considerato una buona fonte di vitamine – come la C – sali minerali, pectina, mucillagini, antrachinoni, tannini, zizifusina, acido ascorbico e flavonoidi.
Ma il brodo di giuggiole?
Il brodo di giuggiole non è altro che una sorta di sciroppo, un digestivo che affonda le proprie radici nell’antichità. Già dai tempi più antichi, infatti, era abitudine preparare il brodo di giuggiole per dare omaggio ad ospiti “importanti”.
Attualmente, il liquore a base di giuggiole viene preparato solamente a scopo digestivo, oltre che per “addolcire il palato” di chi lo degusta. Non a caso, l’espressione “andare in brodo di giuggiole” è sinonimo di “andare in estasi”, “essere felici”, “gongolare di gioia”.
Ingredienti: brodo di giuggiole
1 kg di giuggiole mature ed appassite
2 grappoli d’uva
2 mele cotogne
Buccia di limone grattugiata
2 bicchieri di vino bianco
1 kg di zucchero
Acqua (circa 2 litri)
Preparazione del brodo di giuggiole
Le giuggiole, mature ed appassite, vengono poste in una pentola e coperte d’acqua. Dopodiché si aggiungono i chicchi d’uva e lo zucchero. Si porta il tutto a bollore e, avendo cura di mescolare di tanto in tanto, si cucina per circa un’ora.
Trascorso il tempo necessario, si aggiungono gli altri ingredienti (pezzetti di mela e vino), ad esclusione della buccia grattugiata del limone (al fine di non cuocere i principi attivi in essa contenuti), addizionata al brodo di giuggiole solo dopo aver evaporato tutto il vino. A questo punto, il composto assume una consistenza particolare e gelatinosa.
Il brodo di giuggiole va filtrato ed invasato in appositi contenitori precedentemente sterilizzati.
Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/benessere/brodo-di-giuggiole.html http://it.wikipedia.org/ http://www.tantasalute.it/articolo/giuggiole-proprieta-benefiche-nutrizionali-e-controindicazioni/55929/
No Comments