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CHEF PER BENE E GLI AMICI DEL 5°PIANO

25/03/2019

Chef per Bene è un’iniziativa benefica a favore degli Amici del 5° Piano. Domenica 17 marzo 2019 ho avuto l’onore e il piacere di partecipare a questo grande evento che ormai è anche un appuntamento immancabile per gli appassionati di alta cucina come me. Gli Amici del 5° piano sono un’organizzazione che sostiene ad aiuta attraverso innumerevoli iniziative il reparto di Oncologia dell’ospedale di Vicenza.

Ad organizzare l’evento la bravissima Chiara Vignato di Vignatoevents, giovane ma già con una grandissima esperienza nell’event managment.

Gli Chef Per Bene

Per questa edizione Chiara è riuscita a chiamare a raccolta una squadra davvero imponente di grandi cuochi stellati, quasi tutti gli chef stellati della provincia di Vicenza e un very special guest. I cuochi erano Antonio Dal Lago (ristorante Casin Del Gamba, 1 stella michelin); Lorenzo Cogo (ristorante El Coq, 1 stella michelin); Corrado Fasolato (ristorante Spinechile Resort, 1 stella michelin), Nicola Portinari (ristorante La Peca, 2 stelle michelin), Giuliano Baldessarri (ristorante Aqua Crua, 1 stella michelin) e Carlo Cracco, che in provincia di Vicenza ci è nato.

la locandina dell’evento

La Location di Chef per Bene

Per un’occasione simile era importante scegliere una location all’altezza e la scelta è caduta su Villa di Montruglio, a Mossano, una splendida villa del XVIII secolo. La cena si è svolta nell’ampia barchessa, partendo da un aperitivo in piedi nel porticato, accompagnato da musica e graditi snack stellati.

Villa di Montruglio

L’aperitivo

L’aperitivo è stato affidato ad Antonio Dal Lago del Casin del Gamba che ha sfoggiato una serie di golosi stuzzichini: bon bon di fagiano, zucca, arachide e foie gras; crema di ceci, lenticchie, rabarbaro, ortaggi freschi e disidratati con polvere di birra; spiedino di trota di Altissimo, sedano rapa e crema di mela verde; tacos di mais con baccalà mantecato e liquirizia.

Chef Antonio Dal Lago e i bon bon di fagiano

Gli aperitivi di chef Dal Lago erano annaffiati da Negroni con bitter Gagliardo e La Pria Brut 0.5.

Negroni by Gagliardo

La cena di Chef per Bene

Dopo l’aperitivo siamo saliti nella Sala dell’Olimpo, la maestosa sala in cui sono stati allestiti i tavoli e il palco.

la splendida sala

Alla serata erano presenti i numerosi sponsor che hanno reso possibile questa serata facendo si che l’intero ricavato potesse essere devoluto interamente in beneficienza, ma anche autorità e alcuni VIP che sostengono da sempre la causa degli Amici del Quinto Piano.

Ma qeusto è un blog di cucina ed io devo assolutamente parlarvi dei piatti!

il mio tavolo e il menù

Il primo antipasto è firmato da Lorenzo Cogo, giovanissimo stellato vicentino che ha bisogno di ben poche presentazioni. Il suo piatto è “Globetrotter”, un nome un programma. Piatto in cui si legge tutta la personalità del giovane chef: cucina istintiva, sapori nitidi, spinti, con abbinamenti inusuali che vengono più dall’istinto che da una ricerca fatta a tavolino. Il piatto si compone di granchio, salsa chili, gazpacho di mandorla, oliva cruda, foglia di cappero e caviale di aringa. Mix di sapori davvero entusiasmante. Uno dei piatti maggiormente apprezzati durante la serata.

Globetrotter di Lorenzo Cogo

Segue il piatto di Corrado Fasolato. Merluzzo, cioccolato e sedano. Un piatto dall’eleganza davvero incredibile, eleganza che sono uno chef del calibro di Fasolato riesce a creare. Una crema a base di cioccolato bianco, il merluzzo morbidissimo, leggermente panato con quinoa croccante, una spugna al sedano e del sedano candito. Grassezza e freschezza, acidità e dolcezza si rincorrono nel piatto diventando una sensazione di perfetta pulizia al palato.

Merluzzo, cioccolato e sedano di Corrado Fasolato


Poi tocca al piatto più atteso di tutto, il risotto di Carlo Cracco. Vista la fama dello chef televisivo le aspettative erano atlissimee devo dire che non sono state deluse. La scelta di fare un risotto per 250 invitati è coraggiosa, l’errore è sempre dietro l’angolo e sarebbe bastato un nonnulla per scatenare il classico inferno all’italiana per infamare Cracco. Chef Cracco è un grande professionista, nonostante alcune discutibili scelte televisive e pubblicitarie. Il risotto mantecato alla zucca con calamari ed erbe fini esce perfetto in ogni dettaglio. Un risotto semplice, niente di ricercato o di eclatante, ma arriva diretto al punto. Cottura magistrale, equilibrio perfetto di sapori con una piacevole nota acida che pulisce il palato. Non è certo l’occasione per valutare la cucina di Carlo Cracco ma sicuramente il mio primo breve approccio è positivo.

Risotto zucca, calamari ed erbe fini di Carlo Cracco

Segue il piatto più discusso della serata: il Manzo Perduto di Nicola Portinari. Scelta ancora più azzardata quella del bistellato di Lonigo di portare un piatto così complesso. Il piatto è al tempo stesso un gioco ed un esercizio per il palato. Il nome del piatto fa riferimento a quelle parti del manzo “perdute”, dimenticate, che ormai in pochi chiedono ancora al macellaio (ricordiamo che Nicola Portinari viene da una famiglia di macellai). Il piatto è composto da un carpaccio sul fondo, sovrastato da un fondo bruno denso e saporito, sopra piccoli pezzi dei vari tagli “perduti”: cappello del prete, nervetti, coda, e credo anche rognone e trippa (ma vado a memoria di palato, unica pecca della serata quasi nessun piatto è stato spiegato, ma ahimè con 250 inviati diventava assai complicato). Terminano il piatto verdure croccanti ed erbe per dare un contrappunto fresco e acido al piatto. Portata che io ho apprezzato tantissimo, ma che si presenta ostica a palati non preparati e che non conoscono lo stile de la Peca.

Il Manzo Perduto di Nicola Portinari

Il dolce è affidato a Giuliano Baldessari di Aqua Crua, dolce che conoscevo già dalla prima volta che mangiai al suo ristorante: la Crema Carbonizzata. il giudice di Top Chef gioca sulla Creme Brulee (crema bruciata) carbonizzandola del tutto. Ecco allora una crema colorata con il carbone vegetale, condita con polvere di caffè, radice di polipodio (una felce dallo spiccato sapore di liquirizia) e lime. Dolce pieno di contrasti piacevoli, molto apprezzato.

La Crema Carbonizzata di Giuliano Baldessari

Giuliano inoltre ha deciso di offrire a tutti i commensali un assaggio della sua colomba. Una colomba tradizionale cui lo chef aggiunge un tocco di magia: il lievito madre viene rinfrescato con rugiada, o almeno così ci racconta, ma se non ci credete sui social trovate i video dello chef che va a raccogliere la rugiada.

Conclusioni

Dopo la cena gli chef sono usciti a raccogliere complienti e applausi. I sorrisi sui loro volti la dicevano lunga sul clima che si era creato in cucina. Chef Cracco ci ha tenuto a sottolineare come occasioni del genere facciano davvero del bene a tutti. Prima di tutto ai destinatari della beneficienza, naturalmente, ma anche agli ospiti che si godono una cena strepitosa, e pure agli chef che si stimano e ammirano reciprocamente ma hanno poche occasioni di vedersi e dialogare tra loro.

il dream team
“chef, un sorriso per la stampa” Lorenzo Cogo
“la beneficienza è da Top Chef” (cit. Giuliano Baldessari)

Non resta che ringraziare Chiara Vignato per aver organizzato tutto questo, gli sponsor che hanno reso tutto questo possibile e naturalmente gli chef che hanno unito le loro forze per una causa giusta. Alla prossima!

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